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Audit dell’ente di certificazione: come prepararsi

L’audit, pur essendo un momento di crescita e confronto, può portare con sé un carico di stress emotivo. La verifica è spesso percepita come invasiva della sfera privata aziendale, generando un atteggiamento di chiusura. Tuttavia, una corretta programmazione, l’adeguata postura e il giusto atteggiamento mentale possono aiutare l’organizzazione a cogliere gli aspetti positivi della visita, favorendo il miglioramento continuo.

Un audit può essere paragonato a una visita medica. Così come tendiamo a evitare le visite mediche per paura di dover cambiare stile di vita o affrontare cure, lo stesso atteggiamento si presenta durante gli audit. Tuttavia, comprendere che l’audit, come la visita medica, mira a portare benefici e miglioramenti può trasformare le preoccupazioni in opportunità. Questo aiuta a soddisfare meglio i requisiti del cliente migliorando i processi interni.

Preparazione pre-Audit

È fondamentale che l’ente di certificazione o chiunque sia incaricato di eseguire l’audit fornisca un programma dettagliato della visita in tempi ragionevoli. Se il programma non viene condiviso, è bene richiederne una copia. Conoscere gli argomenti dell’audit permette di verificare la propria preparazione e colmare eventuali lacune tramite una gap analysis, oltre a facilitare l’organizzazione interna, come la programmazione di visite in produzione e uffici specifici. Conoscere in anticipo le aree e i processi che saranno oggetto di verifica aiuta infatti a focalizzare l’attenzione su eventuali criticità e a preparare la documentazione necessaria. È importante identificare una risorsa interna incaricata di interfacciarsi con l’auditor fin dall’inizio per evitare disorganizzazione. Un iter ben rodato aiuta ad affrontare al meglio la visita e a identificare punti di riferimento costanti. È utile prepararsi con un confronto interno, coinvolgendo i responsabili dei vari settori, per evitare sorprese durante l’audit. Le sorprese creano contrasti facilmente prevenibili con una giusta organizzazione.  

Atteggiamento durante l’Audit

L’atteggiamento e la postura devono essere calmi e aperti al confronto. Gli operatori spesso percepiscono l’audit come un’interrogazione invasiva e possono innervosirsi. È importante rispondere alle domande in modo chiaro e pertinente, senza fornire informazioni superflue che potrebbero rivelare punti deboli. L’audit deve essere vissuto come un momento di crescita, con un atteggiamento positivo e collaborativo. Per prepararsi meglio, gli audit interni sono strumenti utili. Essi rappresentano un buon allenamento per gli operatori, migliorando il dialogo e simulando le verifiche. Il nervosismo e le difficoltà nel dialogo possono portare l’auditor a fraintendere, scambiando una comunicazione errata per una non conformità. L’obiettivo principale deve essere quello di farsi comprendere chiaramente dall’auditor.

Approccio Mentale

L’audit deve essere visto come un’opportunità di valorizzazione dei propri processi aziendali. Anche se le domande sono spesso ripetitive, è importante mantenere un atteggiamento positivo e non mostrare fastidio. Supportare ogni affermazione con evidenze documentate è cruciale. Le affermazioni senza prove non sono valide: ad esempio, non si può dimostrare l’esecuzione interna senza report documentati.

Gestione delle non conformità

L’audit non si conclude con la visita stessa; è fondamentale affrontare le eventuali non conformità e opportunità di miglioramento emerse durante l’audit. Anche se non tutte le ispezioni comportano il rilascio di non conformità formali, ogni osservazione deve essere considerata e gestita con attenzione per garantire un continuo miglioramento del sistema. Le opportunità di miglioramento, sebbene non obbligatorie come le non conformità, rappresentano indizi di potenziali problemi futuri. È importante non limitarsi alla correzione della non conformità, ma adottare metodi che impediscano il suo ripetersi. Ripresentare la stessa problematica all’auditor dimostra una mancanza di impegno nella risoluzione. Le non conformità emerse durante l’audit devono essere gestite con serietà e tempestività. Analizzate le cause alla radice e implementate azioni correttive per evitare che si ripetano. Le opportunità di miglioramento indicate dall’auditor possono essere utilizzate come punti di partenza per il miglioramento continuo. Non trascuratele, ma utilizzatele per rafforzare i processi aziendali.

Ruolo del Coordinatore dell’Audit

Nominate un coordinatore, che può non essere necessariamente del dipartimento Qualità. Il coordinatore deve avere la responsabilità di gestire l’audit dall’inizio alla fine, facilitando l’interazione tra l’auditor e i diversi settori aziendali. Questo ruolo include l’organizzazione degli incontri, l’accompagnamento dell’auditor e la gestione di eventuali imprevisti. Anche preparare gli operatori che saranno coinvolti è cruciale. Organizzate sessioni di formazione e simulazioniper familiarizzare con le domande e le modalità di interazione con l’auditor. Questo aiuta a ridurre il nervosismo e a migliorare la qualità delle risposte fornite durante l’audit effettivo. Gli operatori devono essere incoraggiati a rispondere con precisione e pertinenza, evitando di divagare.

Conclusione e Follow-Up

Alla conclusione, è importante rivedere i risultati e pianificare il follow-up. Discutete le non conformità e le opportunità di miglioramento con il team e sviluppate un piano d’azione per affrontarle. Monitorate l’implementazione delle azioni correttive e valutate l’efficacia delle modifiche apportate. Un follow-up efficace dimostra l’impegno dell’organizzazione nel miglioramento continuo.

Benefici di una Buona Preparazione all’Audit

Una preparazione accurata e un atteggiamento positivo verso l’audit possono trasformare un momento potenzialmente stressante in un’opportunità di crescita. Un audit ben gestito non solo rafforza la conformità ai requisiti normativi, ma migliora anche l’efficienza e l’efficacia dei processi aziendali. La collaborazione tra tutti i livelli dell’organizzazione e un approccio proattivo alle raccomandazioni dell’auditor contribuiscono a costruire una cultura aziendale orientata alla qualità e al miglioramento continuo. Ricordate che l’audit deve essere visto come un momento di verifica e confronto utile per individuare punti di forza e aree di miglioramento. Un’organizzazione che abbraccia l’audit con apertura e collaborazione dimostra maturità e impegno verso l’eccellenza. La chiave del successo risiede nella preparazione, nella comunicazione efficace e nella volontà di migliorare costantemente i propri processi e servizi.

In conclusione, affrontare l’audit con la giusta mentalità e preparazione non solo facilita il processo, ma consente all’organizzazione di trarre il massimo beneficio dall’esperienza, rafforzando la propria posizione nel mercato e aumentando la soddisfazione dei clienti.